Le prime testimonianze relative agli sci risalgono circa al 2500-2000 a.C.: sulle pareti di una caverna dell'isolotto norvegese di Rödöy è stata trovata un'incisione che rappresenta un uomo con gli sci ai piedi. Sempre in Norvegia, a Øvrebø, è stato ritrovato il più antico reperto di sci oggi conosciuto. Molto probabilmente gli sci rappresentarono un'evoluzione di calzari da neve, arricchiti dall'impiego delle racchette, necessarie a puntellarsi per non sprofondare nella neve. Nati nei paesi nordici, gli sci vennero utilizzati innanzitutto come "mezzo di trasporto" sulla neve. Il bisogno di un sempre più efficiente mezzo di spostamento fu molto probabilmente acuito dalle guerre, dal momento che la mobilità dell'esercito poteva essere un elemento di potenziale vittoria. Già intorno al 1100 il re svedese Swerre li fece adottare al suo esercito, e fu in particolare fra il XIII e il XVII secolo - periodo che vide un acuirsi dei conflitti fra le armate scandinave - che gli sci cominciarono ad assumere una forma simile a quella attuale. Tuttavia, fonti iconografiche (nel XVI secolo compaiono le prime illustrazioni raffiguranti gli sci) e descrizioni di viaggiatori testimoniano come ancora nel XVIII secolo gli sci fossero in un certo senso rudimentali: lo sci sinistro, infatti, era lungo e serviva per scivolare, mentre il destro, più corto, si usava per dare la spinta.
Lo sci diventa una disciplina sportiva vera e propria solo durante il XIX secolo, come evoluzione di sfide e gare individuali già svoltesi nei secoli precedenti. Tra l'altro è a uno sciatore dell'epoca, un certo Sondre Norheim, che si attribuisce la realizzazione degli sci moderni, con gli scarponi fissati in maniera più affidabile grazie a radici di betulla. La prima gara sportiva di sci si tenne nel 1843 a Tromsø, in Norvegia, dove la collina di Holmenkollen, vicino a Oslo, divenne il centro privilegiato in cui ogni anno gareggiavano i migliori specialisti dei paesi nordici. A Trysil, sempre in Norvegia, nacque nel 1861 il primo sci club e si disputarono le prime gare di salto con gli sci, mentre nel 1879 a Huseby, vicino a Cristiania (l'attuale Oslo), gli sciatori del distretto di Telemark vinsero tutte le gare imponendo la loro tecnica (ancor oggi detta, per l'appunto, "cristiania"), l'uso di due bastoncini e un tipo di sci perfezionato. Nel 1884, invece, si svolse la prima gara di gran fondo.
In quegli anni gli sci erano usati per percorrere tratti di terreno generalmente pianeggiante, con brevi e facili discese e piccole risalite. Per questo motivo essi erano costruiti in legno, della lunghezza di circa 210-230 cm, a seconda dell'altezza della persona che li portava, con punte molto ricurve verso l'alto, e legati con una cinghia alla scarpa. L'attrezzatura era completata - grazie all'innovazione degli sciatori di Telemark - da due bastoncini, o racchette, (mentre in passato se ne usava uno solo), che servivano a dare un maggiore equilibrio e una spinta pi├╣ regolare. Per scivolare meglio, la parte inferiore degli sci a contatto con la neve veniva spalmata con vari tipi di grasso o con sapone. Lo sci sportivo, circoscritto alle gare di fondo, ebbe per parecchi anni un successo limitato quasi unicamente alla Svezia, alla Finlandia e alla Norvegia, in particolare nella regione del Telemark. Tra il 1905 e il 1910 gli sci vennero importati nell'Europa alpina: prima in Germania poi in Svizzera, in Austria e in Italia. In questi paesi vennero utilizzati prevalentemente per la discesa, dopo che erano state introdotte nuove tecniche per adattarli ai ripidi pendii alpini. All'inizio del Novecento lo sci si diffuse anche in America e in Australia.
Tra il 1901 e il 1903 vennero fondati i primi sci club a Milano, Torino e Genova, e nel 1909 si disputarono i primi campionati italiani a livello agonistico a Bardonecchia, in Piemonte. Nel 1913 nacque la Federazione italiana dello sci, che nel 1930 prese il suo nome attuale, Federazione italiana sport invernali, e venne affiliata alla Federazione internazionale sci, fondata nel 1924 a Berna. Le federazioni si assunsero il compito di disciplinare e controllare l'attività agonistica. In Francia, a Chamonix, nel 1924 vennero disputati i primi Giochi olimpici invernali per le gare delle discipline nordiche. Nel 1936, invece, entrarono a far parte del programma dei giochi le discipline alpine. Da allora, ogni quattro anni vengono organizzati i Giochi olimpici invernali, in cui sono previste gare in tutte le discipline della neve e del ghiaccio, mentre ogni due anni sono indetti campionati mondiali separati per gruppi di discipline.
Con la loro diffusione e lo sviluppo di una serie di tecniche sciistiche nuove, gli sci sono andati via via modificandosi, sia dal punto di vista delle caratteristiche costruttive sia dal punto di vista dei materiali. Oggi gli sci sono fondamentalmente di tre tipi, a seconda della specialità in cui vengono impiegati, e cioè: sci da fondo, sci da salto e sci da discesa. Gli sci da fondo sono di legno, formati da strati di frassino o betulla, sono leggerissimi e la parte inferiore presenta i bordi laminati con legno durissimo per evitare l'usura. Si usano bastoncini molto lunghi per avere la massima spinta possibile. Gli sci da discesa sono in genere fatti di materiale plastico, o di fibre di vetro o metallo. La parte a contatto con la neve è formata da materiale plastico speciale che riduce l'attrito e non ha bisogno di grassi per scivolare; ha una scanalatura centrale più o meno marcata per evitare slittamenti e aumentare la stabilità. Gli attacchi degli sci, per creare maggiori condizioni di sicurezza, sono diventati meno rigidi e sono dotati di appositi meccanismi regolatori, che li fanno sganciare in caso di caduta (attacchi di sicurezza). La moderna attrezzatura sciistica da discesa è completata dai bastoncini di metallo, dagli scarponi con speciali allacciature, e da un abbigliamento con calzoni tubolari, giacche a vento impermeabili e guantoni. Gli sci usati per la specialità agonistica del salto, a differenza di quelli da discesa, sono molto lunghi (circa 250 cm) e sono considerevolmente più larghi e più pesanti di quelli normali.
Per quanto riguarda le gare di sci, esse si dividono in prove nordiche e prove alpine. Le prove nordiche comprendono, oltre alle gare di fondo, le gare di salto, che prevedono gare da un trampolino di 70 e 90 m, la combinata nordica, che prevede la disputa di un salto da un trampolino di 70 m insieme a una gara di fondo di 15 km, e il biathlon, una specialità di origine militare, che consiste in una gara di fondo con tiro al bersaglio a tappe. Le prove alpine comprendono la discesa libera, lo slalom speciale, gigante, supergigante e parallelo, e la combinata alpina. La discesa libera si svolge su un percorso che va dai 2,5 ai 5 km, segnato da porte direzionali larghe almeno 8 m ed entro le quali deve passare lo sciatore. Gli sci usati sono molto lunghi ed è obbligatorio il casco, per le velocità elevatissime che si raggiungono. Gli slalom sono specialità in cui la gara si svolge su un percorso segnato da porte, che a seconda del tipo slalom sono più o meno distanziate. In quello parallelo la gara viene effettuata da due sciatori su percorsi paralleli che vengono poi scambiati nella seconda prova. La combinata alpina prevede, invece, una classifica in base ai tempi e ai piazzamenti ottenuti in una prova di discesa libera e in una di slalom speciale. Lo sci è uno sport sia maschile sia femminile. Una particolare attenzione meritano le tecniche sciistiche: se nello sci di fondo esse sono rimaste sostanzialmente invariate, in quello da discesa hanno subito, negli ultimi decenni, notevoli progressi. Tra le principali ricordiamo lo spazzaneve, ideato dai popoli nordici per frenare ed effettuare curve in discesa; il cristiania, che consente allo sciatore di compiere curve a velocità sostenuta e in condizioni di sicurezza, e la serpentina a raggio corto.
Recentemente si sono imposte all'attenzione del grosso pubblico appassionato di sport invernali discipline nuovissime come lo sci artistico o hot dog, entrato da poco a far parte della Coppa del Mondo e di cui si svolgono regolari campionati. Esso consiste in una prova di discesa su piste irregolari e un salto da un trampolino non molto alto sul quale lo sciatore compie acrobazie e figure simili a quelle del pattinaggio artistico. Il progresso in campo sciistico ha portato inoltre all'introduzione di nuovi attrezzi da neve come il monosci e lo snowboard (una specie di tavola da neve, su cui si scende senza racchette), ancora in fase di evoluzione e di affermazione.
Tra le discipline a carattere non agonistico è importante ricordare lo sci alpinismo e lo sci escursionismo, che permettono di compiere escursioni o ascensioni sulla neve fresca, in piste non battute, su pareti anche di elevata pendenza. Con il termine "sci estremo", invece, viene indicata la discesa praticata su pareti molto ripide, in situazioni di pericolo e di massima difficoltà tecnica.
Negli sport con gli sci esistono anche specialità che non si svolgono sulla neve. Lo sci d'erba prevede gare di slalom su pendii a prato; nello ski-roll si disputano gare su strada con una tecnica che si avvicina a quella dello sci di fondo; lo sci nautico, infine, comprende gare in acqua di slalom, di salto, di velocità e di fondo, praticate da uno sciatore che utilizza uno o due sci e viene trainato da un motoscafo .
